Prima di tutto… RESPIRA!
Iniziamo la settimana (e inauguriamo la categoria Non solo banalità) con un consiglio che potrebbe apparire banale, soprattutto data l’attenzione suscitata negli ultimi anni da molteplici discipline che includono la respirazione, se non continuasse a essere l’aspetto più trascurato e in alcuni casi meno conosciuto dei “fondamentali dell’auto-gestione”.
La maggior parte delle persone, anche quelle consapevoli dell’importanza di una corretta respirazione, sembra dimenticarsi di respirare a fondo non appena varca la soglia del luogo di lavoro! Eppure respirare profondamente e con regolarità contribuisce a migliorare l’umore e la capacità di gestire stress ed emozioni negative, oltre che ad alzare il livello delle nostre prestazioni lavorative e a permetterci di pensare con maggiore chiarezza e lucidità.
Dato che si tratta di un movimento involontario, che il nostro corpo compie automaticamente senza l’intervento della nostra volontà, finiamo per non renderci conto di quanto brevi e superficiali siano di solito i nostri respiri, ad esempio quando ci concentriamo, quando siamo preoccupati o di fretta, quando ci sentiamo stressati o sotto pressione: situazioni interne ed esterne che durante una normale giornata lavorativa coprono spesso la maggior parte del tempo.
Tuttavia il respiro può essere allenato anche solo prestando un minimo di attenzione e, in particolare, si può imparare la respirazione addominale, che permette respiri più profondi e ossigenanti.
Qualche anno fa ho scoperto che, a parte chi pratica yoga o altre discipline simili, poche persone sanno come respirare a livello addominale. Non sono certo io la persona giusta per insegnarla, ma posso suggerirti un trucco per facilitare le cose: prova per qualche minuto al giorno a gonfiare (spingere in fuori) e sgonfiare (tirare dentro) l’addome, lentamente, sincronizzando il movimento rispettivamente con l’inspirazione e l’espirazione. Questo movimento volontario sposterà il diaframma prima verso il basso e poi verso l’alto, ampliando e riducendo lo spazio fisico a disposizione dei polmoni, i quali andranno a occupare tale spazio senza che le costole si espandano più di tanto (respirazione toracica) né che le spalle si alzino (respirazione apicale). In questo modo la respirazione diventerà progressivamente più profonda, e tu avrai uno strumento di facile applicazione per recuperare centratura e lucidità nei momenti difficili!
Un’altra tecnica di respirazione ormai molto conosciuta (a me è stata insegnata in almeno tre diverse occasioni con minime differenze), e il cui uso mi sento di raccomandarti, prevede che fra l’inspirazione e l’espirazione – e viceversa – vi sia un momento di apnea. Tale momento può durare appena un paio di secondi, oppure per la stessa durata dell’inspirazione/espirazione, oppure anche per una durata doppia o quadrupla mano a mano che ci si allena. Questa tecnica è molto utile per aumentare il livello di energia, e quindi di reattività e produttività, e di solito si utilizza al mattino o durane il giorno quando ci si sente scarichi: considerala una valida alternativa al caffè!
In ogni caso, a prescindere dalle infinite tecniche esistenti per migliorare la respirazione, il punto è proprio aumentare l’ossigenazione, dal punto di vista fisico, e riportare l’attenzione al proprio interno, sul piano mentale ed emotivo. In questo modo, con estrema facilità, aumentiamo drasticamente la qualità della nostra vita e diamo priorità a noi stessi, in qualsiasi ambiente ci troviamo.
Quindi, prima di tutto… RESPIRA (bene)!
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