
Negli ultimi anni si è sentito parlare spesso di coaching, e spesso a sproposito.
Ogni volta che mi ritrovo a raccontare quello che faccio, mi rendo conto che spesso non si ha davvero idea di cosa sia il coaching in concreto:
- quali sono le basi?
- come si sviluppa un percorso di coaching?
- e come si costruisce una relazione di coaching?
Quindi, ho deciso di fare un po’ di chiarezza, cominciando proprio dai principi generali:
AICP, l’Associazione Italiana Coach Professionisti cui anche io aderisco, lo presenta così: “Il Coaching è un metodo di sviluppo delle potenzialità dei singoli, dei gruppi e delle organizzazioni che ha come fine ultimo l’alleanza con il proprio cliente nel percorso della sua autorealizzazione”.
ICF, la più significativa associazione internazionale di coach, lo definisce “una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale”.
Claudio Belotti, il primo coach che ho conosciuto oltre 10 anni fa, scrive: “Il Coaching è il processo durante il quale si aiutano individui, gruppi di persone e aziende a raggiungere il massimo livello delle proprie capacità di performance. Questo processo porta all’espressione piena delle risorse, al superare i propri limiti e ad aggirare le barriere per dare il meglio. Il Coaching si focalizza sul cambiamento generativo, è quindi più ‘orientato al risultato’ piuttosto che ‘centrato sul problema’…”.
Perché ho scelto proprio queste definizioni di coaching fra le tante che si possono trovare?
Continua a leggere